Il mercato tutelato del gas, coinvolgente attualmente circa 7 milioni di clienti domestici a livello nazionale (oltre a numerose imprese), ha subito alcune modifiche negli ultimi mesi. Prima di tutto, un’informativa ha prorogato la sua chiusura di un anno, spostandola a gennaio 2024. Last but not least, l’Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) ha deciso di allontanarsi dal riferimento europeo per il prezzo del gas (TTF) a favore dell’indice PSV, e di cambiare periodicità e termini di fatturazione, introducendo da ottobre 2022 bollette del gas mensili.
Bollette del gas mensili da ottobre, perché Arera cambia la fatturazione?
La decisione è stata presa perché, secondo l’Arera, basarsi sull’indice PSV e seguire l’evoluzione dei costi del gas ogni mese – senza inviare più le bollette con cadenza bimestrale/trimestrale – può essere utile per tenere i prezzi più calmierati e modificarli via via e con più velocità. Inoltre, sempre l’Arera afferma che i consumatori del mercato a maggior tutela possono attraverso questa modalità conoscere più spesso quello che spendono in gas, distribuendo i pagamenti su più rate.
L’andamento del prezzo del gas nel mercato tutelato. Il mercato tutelato del gas in Italia si è fondato fino a ora sui dati del TTF della Borsa di Amsterdam (Title Transfer Facility), utilizzando il riferimento europeo. I prezzi quindi si sono modificati nel tempo in base alle oscillazioni del mercato internazionale. Le cui previsioni risentono delle condizioni e vicende mondiali più o meno vicine a noi – come la guerra, che tocca tutta l’economia.
Indice PSV: cos’è e come influenza il mercato?
Italia non viene più fissato sulla base del TTF olandese, ma sul PSV (Punto di Scambio Virtuale). Il PSV è il punto di incontro tra domanda e offerta del mercato del gas qui da noi, ovvero la cifra media pagata dai fornitori italiani per acquistare il gas all’ingrosso. Si tratta quindi di un mercato tutto italiano, al contrario del TTF che è tra i più grandi d’Europa. Di conseguenza, il PSV non è solo suscettibile al mercato globale, ma anche a ciò che riguarda strettamente l’Italia. Basandosi sul PSV, l’Arera deve calcolare i prezzi a posteriori, aggiornandoli mensilmente e risparmiando ai cittadini i costi di rischio. Dobbiamo quindi aspettare l’inizio del nuovo mese per avere informazioni sul prezzo del gas del mese precedente.
Pro e contro delle nuove tariffe gas dell’Arera. Gli esperti non sembrano avere tutti pareri concordi sull’efficacia di questo nuovo servizio, e mentre alcuni si soffermano sui benefici, altri contestano la scelta.
Partiamo con i vantaggi…
Pagare mensilmente può evitare alle famiglie di dover sostenere una spesa esagerata tutta insieme. Le persone potranno rendersi meglio conto dei propri consumi e del costo dell’energia, comprese le sue continue oscillazioni. Se i prezzi si basano sul PSV, gli utenti possono essere maggiormente protetti da speculazioni. C’è l’obbligo di trasparenza per i fornitori, che devono spiegare ai propri clienti qualsiasi variazione e ricalcolo dei prezzi. Per i fornitori del mercato tutelato, avere entrate mensili permette di lavorare con una certa sicurezza ed evitare interruzioni del servizio …e arriviamo agli svantaggi:
Considerando che il prezzo viene calcolato a fine mese. C’è il rischio che gli utenti non possano prevedere quanto andranno a pagare e che quindi si ritrovino con una fattura eccessivamente alta. La modifica mensile delle tariffe potrebbe rendere le bollette più sensibili a ciò che avviene nel mercato
Cosa cambia per il mercato libero?
Questo cambiamento non ha impatti effettivi sul mercato libero, anche se molti fornitori tengono sempre sotto controllo le tariffe e le decisioni dell’Arera, utilizzandole come punto di riferimento per le proprie scelte. Il mercato libero può quindi adeguarsi allo stesso aggiornamento del tutelato, introducendo questa rateizzazione, ma già da tempo alcuni fornitori fatturano le bollette mensilmente, proponendo anche offerte luce gas con prezzo bloccato per un certo periodo.